Lontani canti sacri di dove sono nato : c'est le titre du livre de poèmes de Matiah en italien qui vient de paraître publié par les éditions Levant, 2016 (editions.levant@gmail.com).
Nous publions ici la préface de Angela Biancofiore aux poèmes de Matiah Eckhard traduits en italien par les élèves du Lycée d'Alzon de Nîmes.
Il puro suono del mondo
di Angela
Biancofiore
Come piccole gocce di luce sulla pagina, Matiah ha distillato il suo percorso
poetico. Il dolore gli ha reso la vita preziosa, la malattia ha aggiunto valore
alla luce del sole, alla mano di un amico, ad uno sguardo d’amore.
Poesie piene di luce, che sgorgano da un’intimità oscura dove forze
incommensurabili si scontrano a piegare la vita del corpo.
La parola si erge, al di sopra del dolore fisico, per ricordare la sua
appartenenza a qualcosa di remoto e non ben definito : « lontani
canti sacri ».
Una parola che diventa sempre più consapevole del suo canto segreto,
quando il pensiero poetico esplora la pura presenza al mondo.
Nelle poesie, come pure gocce di luce, possiamo percepire qualcosa che
va al di là del loro senso ordinario, quotidiano.
Assistiamo ad un poderoso sforzo dello spirito teso verso la sua
realizzazione : l’autore ci invita a leggere dentro, ci spinge a
conquistare il segreto, l’intimo frutto nascosto dentro al guscio del
linguaggio.
Sotto la pelle scalfita delle parole, ritroviamo un orizzonte immenso,
senza limiti, « non inquinato dall’intelletto umano », e la lettura, come cammino iniziatico, ci
guida verso uno spazio aperto che abbiamo perso e - per un attimo -
dimenticato.
Ci addentriamo, assieme al poeta, in una sfera di vita oltre il tempo e
lo spazio, dove il mondo si esprime essenzialmente come scambio continuo di
materia ed energia.
Il poeta intende collegarsi a questa visione del mondo, dove passato e
futuro perdono la loro ragion d’essere, e dove soltanto esiste il presente della coscienza.
In questa nuova dimensione, l’io si dissolve per aprirsi all’altro, in
un movimento ininterrotto di radicale generosità :
« dare se stessi come acqua da
bere all’universo
immaginarsi nel dono di sé fuori da
noi stessi.
Allora sono io quest’acqua che
sgorga incessantemente dalla roccia
sotto la luce armoniosa. »
Matiah, profondamente poeta e musicista, vive la piena presenza poiché riesce a percepire il mondo come risonanza :
« Così vibrerò in armonia con
l’universo,
diventerò una corda unica
ma compiuta nella lira cosmica.
Diventare un tutt’uno con il Cosmo ».
Ecco l’atto supremo : la parola esprime, in modo conciso e sublime, il
gesto di liberazione dall’attaccamento al corpo e all’io.
La poesia di Matiah si rivela come dono prezioso se abbiamo il coraggio
di leggere dentro e di operare su di noi quella trasformazione profonda che ci
permette di giungere alla piena presenza.
Finalmente liberi dai concetti, possiamo prestare ascolto al puro suono del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento